Eco di centrifuga

Dal seminterrato giunge la centrifuga della lavatrice. Diventa ormai un dolce cullare. Ho dovuto castrare il mio desiderio di comunicare. Continuo ad assorbire parole, ma non mi è data possibilità di giocare a muretto. Così, sono carica come una molla, pronta a saltare al primo tocco. Dava coscientemente soddisfazione regalare piacere con semplici parole scritte, premesse di copioni poi messi in scena. Scene ludiche. Scene. Sono rimaste solo quelle. Si è perso il dolce preambolo, un po’ come fare sesso dimenticandosi i preliminari. Merda.

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